Smartphone: tutto ciò che non vediamo dietro lo schermo - La Città dell'Energia

La Città dell'Energia, 18 Maggio 2021

Smartphone: tutto ciò che non vediamo dietro lo schermo

AGN ENERGIA
Che piaccia o meno, è vero che gli smartphone siano diventati un prolungamento del nostro braccio: sempre più belli, più leggeri e più veloci, sono l’accessorio senza il quale non possiamo proprio stare (o almeno non per sempre, chi più, chi meno).

Ma sapevi che dietro quello schermo, che tanto ci serve e tanto ci incanta, si nascondono delle insidie per il nostro pianeta?

Diversi studi scientifici, portati avanti dalle maggiori università ed esperti di tutto il mondo, confermano che una parte sostanziale delle emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera può essere attribuita all’industria produttiva di smartphone e telefonia. Infatti il ciclo produttivo di questo settore richiede l’estrazione di metalli rari per realizzare chip, schede madri e altre componenti fondamentali per il funzionamento dei nostri cellulari, estrazione che a sua volta richiede grandi investimenti in termini di denaro e risorse naturali.

Ma come abbiamo detto in precedenza, c’è sempre l’altro lato della medaglia.
Alcuni brand produttori si sono contraddistinti, dando il buon esempio nel settore e producendo i loro smartphone con un occhio d’attenzione in più per l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento:

• Nel corso dello scorso anno il colosso americano Apple è riuscito a diminuire le emissioni di carbonio di oltre 4 milioni di tonnellate, grazie all’utilizzo di alluminio riciclato che poi è stato impiegato per la costruzione delle scocche dei loro famosi IPhone. Ma non è tutto: le nuove policy del brand prevedono un’enorme riduzione di plastica per gli imballaggi, packaging e componenti dei telefoni, assicurando un maggiore uso di materiali riciclati in tutto il ciclo produttivo.
Andiamo dall’altra parte del mondo e vediamo ciò che ha fatto la sudcoreana Samsung: anche questo brand ha puntato molto sul contenimento degli sprechi e dell’inquinamento, creando un piano d’azione che assicurerà una riduzione degli e-waste di 7,5 milioni di tonnellate. Inoltre, l’ultimo rapporto sulla sostenibilità del brand vede le energie rinnovabili come protagoniste degli impianti di produzione, costituendo il 90% delle fonti utilizzate in Europa, Stati Uniti e Cina.
Molto meno noto rispetto ai due sopracitati, ma sicuramente eco-friendly, Fairphone è un nuovo marchio di telefonia che si contraddistingue: questi smartphone sono prodotti con materiali derivanti da fonti rinnovabili, ricavate in luoghi dove viene esercitato un attento controllo della qualità della vita dei lavoratori, visto la grande attenzione che il brand dà al lato umano e sociale della produzione. Inoltre, utilizzando materiali sostenibili e riutilizzabili, Fairphone diminuisce i rifiuti tecnologici e ne aumenta il riciclo. Ma la vera particolarità di questi telefoni è la loro modularità, la quale permette di smontarli e aggiustarli anche in autonomia allungando la vita del dispositivo stesso, e il fatto che vengano venduti senza componenti accessorie, escludendo ciò che magari già possediamo (come il cavo usb di ricarica).

Abbiamo visto come, in questo oceano di schermi, chip e funzionalità all’avanguardia, ci possano essere pericoli per il pianeta, ma allo stesso tempo sia possibile continuare a produrre smartphone sempre più belli e moderni in modo sostenibile, senza per forza fare del male al nostro pianeta.

Il segreto? Essere consapevoli di ciò che possediamo e fare delle scelte ponderate nei nostri acquisti e nell’utilizzo che ne facciamo, anche per quanto riguarda i nostri telefoni.

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