La Città dell'Energia, 23 Novembre 2021
Cosa c’è in Agenda 2030: ambiente, ma non solo.

Quando parliamo di sostenibilità ci vengono in mente tutte quelle iniziative, challenge o accortezze che le aziende mettono in atto per far sì che la loro attività sia tanto produttiva quanto rispettosa dell’ambiente. Oppure pensiamo a tutti quei piccoli gesti di vita quotidiana fatti per risparmiare, evitare gli sprechi, non inquinare o riciclare.
In questo contesto di impegno comune, di aziende e cittadini, dove troviamo le grandi organizzazioni internazionali? Che posizione prendono le Nazioni Unite davanti a temi come l’ecologia e la sostenibilità?
La risposta è: l’ONU ha un’idea ben precisa di come dovrebbero andare le cose, e l’ha riassunta all’interno dell’Agenda 2030: non si parla solo di ambiente, ma di uno sviluppo sostenibile a 360°, anche per le persone e le aziende.
COS’È AGENDA 2030
Partiamo dalle basi: l’agenda 2030 è un documento finalizzato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2014 e contiene una serie di obiettivi, collegati tra loro, che puntano all’arrivare a un “futuro migliore e più sostenibile per tutti”.
Tutti i 193 stati membri delle Nazioni Unite hanno sottoscritto l’Agenda 2030, impegnandosi a orientare le loro politiche verso questo sviluppo sostenibile, ma come lo faranno concretamente? Vediamolo insieme.
I 17 OBIETTIVI
L’Agenda 2030 è composta da 17 obiettivi:
1 – Sconfiggere la povertà in tutte le sue forme;
2- Combattere e debellare la fame nel mondo, garantendo la sicurezza alimentare attraverso un’agricoltura sostenibile;
3- Garantire una vita sana e il benessere per tutte le popolazioni del mondo;
4- Puntare su un’istruzione inclusiva, equa e di qualità;
5- Garantire la parità di genere, grazie all’emancipazione delle donne;
6- Assicurare che tutta la popolazione mondiale abbia accesso a servizi igienico-sanitari di qualità e ad acqua potabile;
7- Promuovere e sviluppare servizi energetici accessibili, efficaci e sostenibili per l’ambiente;
8- Promuovere una crescita economica inclusiva, che punti alla piena occupazione e a ritmi produttivi sostenibili per i lavoratori;
9- Costruire infrastrutture e industrie sostenibili, che puntano all’innovazione e che premino il capitale umano;
10- Eliminare le diseguaglianze interne e tra i vari stati;
11- Creare città e insediamenti umani sostenibili, inclusivi e sicuri;
12- Seguire modelli di consumo e produzione sostenibili, che tengano conto delle risorse utilizzate;
13- Adottare misure per contenere e contrastare il cambiamento climatico;
14- Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse all’interno;
15- Proteggere gli ecosistemi terrestri, combattendo problemi come la desertificazione, l’eccessivo sfruttamento del suolo, la perdita di biodiversità;
16- Rafforzare tutti gli strumenti di attuazione di uno sviluppo sostenibile, avendo come capisaldi la pace e la giustizia;
17- Rafforzare la collaborazione tra stati, trovando accordi e modalità d’azione sempre più solidi, per uno sviluppo sostenibile.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, MA NON SOLO
Come si evince leggendo questi 17 obiettivi, l’Agenda 2030 non punta solo a uno sviluppo sostenibile nei confronti del pianeta e dell’ambiente che ci circonda, ma ad un concetto di sostenibilità più ampio, che include nel cerchio anche le persone, le aziende, gli stati a tutto tondo.
La ragione alla base di questa azione complessiva è semplice: Agenda 2030 ha l’obiettivo di riconoscere lo stretto legame tra la popolazione e la salvaguardia dell’ambiente, sottolineando come esistano delle problematiche comuni a tutti gli stati e, di conseguenza, sia necessario muoversi insieme, verso un’unica direzione.
In questo modo sarà possibile approcciarsi al futuro in modo costruttivo e rispettoso di tutti, per vivere meglio noi e le generazioni che verranno.