Tragitto casa-lavoro: 5 alternative sostenibili

La mobilità sostenibile è un modello di trasporti ideale che riduce al minimo l’impatto ambientale, non solo in termini di inquinamento atmosferico ma anche acustico e di degrado del territorio, causato, fra gli altri, anche dalla realizzazione di nuove infrastrutture. 

Condividere questo modello significa voler massimizzare l’efficienza e la rapidità degli spostamenti, migliorando il sistema dei trasporti con un’attenzione principale ai servizi pubblici, ecosostenibili. Informare, comunicare e incoraggiare i cittadini a un cambio di abitudini sugli spostamenti che sono radicate da tempo.

L’obiettivo comune è quello di ridurre l’inquinamento atmosferico nonché l’incidentalità e la congestione stradale, a cui seguirà un netto miglioramento della qualità della vita soprattutto all’interno delle grandi città, che diventeranno più vivibili, condizione che favorirà l’aumento dell’occupazione e il sistema economico locale. 

Sono proprio alcune delle grandi città ad aver fatto il primo passo in questo senso, come a Milano, dove è stata estesa l’area ZTL e sono attivi sempre più servizi di sharing. Anche fuori Italia ci sono degli ottimi esempi da seguire: per esempio Parigi e Copenaghen, dove la rete ciclabile è in continuo ampliamento e con sistemi di onda verde pensati per tutelare e incentivare i ciclisti, allo scopo di diventare al più presto città a impatto zero per emissioni di CO2.

Per contribuire a questa svolta sostenibile ecco 5 modi alternativi per rendere il tragitto casa/lavoro più green e consapevole. 

#1  A piedi è più salutare
Se la distanza lo permette, è buona abitudine muoversi a piedi in città. Si calcola infatti che in Europa il 30% dei tragitti effettuati in automobile copra circa 3 km di distanza; lo stesso tragitto potrebbe essere effettuato a piedi o in bicicletta calcolando rispettivamente una tempistica di 20 e 40 minuti, e andrebbe oltretutto a contrastare il tasso di sedentarietà.

#2  La bicicletta, il mezzo più efficiente in città
La ciclabilità potrebbe tranquillamente sostituire gli spostamenti urbani sotto i 6 km, permettendo un risparmio non solo in termini economici ma anche di tempo. Chi decide di effettuare il tragitto casa-lavoro in bicicletta spesso infatti ne trae vantaggio in termini di tempo, evitando il traffico soffocante e la ricerca di parcheggio. 

#3 Il trasporto pubblico, meglio se elettrico
Bus, treni, tram e metro sono probabilmente i mezzi più comodi per spostarsi in città in ogni situazione, maltempo compreso. Il punto forte del trasporto pubblico è senza dubbio la possibilità di raggiungere distanze anche di medio e lungo raggio, trasportando ingenti quantità di persone e riducendo quindi le emissioni nocive. Tuttavia il consumo di questi mezzi non è trascurabile e, se possibile, è consigliabile affidarsi a trasporti elettrici, migliori sia dal punto di vista delle emissioni che di comfort e rumore. 

#4 La sharing mobility
È una tendenza che continuerà a crescere, ed è probabilmente una valida alternativa per chi preferisce non prendere i mezzi pubblici. Un’auto in affitto al bisogno, oppure perché no, anche una bici o un monopattino elettrico. Questo sistema permette di spostarsi da una parte all’altra della città usando mezzi in condivisione spesso facilmente rintracciabili tramite apposite app dedicate, che ne permettono una gestione ottimale. 

#5 Il car pooling fra colleghi
Non è altro che la condivisione del proprio mezzo privato con altre persone, ed è un fenomeno sempre più utilizzato dalle nuove generazioni, per tragitti più o meno lunghi. Perché quindi non usufruirne per andare a scuola o a lavoro? Accordarsi con un compagno di università o un collega per effettuare il tragitto insieme è un’ottima mossa per risparmiare e salvaguardare l’ambiente e, perché no, avere del tempo per conoscersi meglio e instaurare nuove amicizie. 

Questi sono solo alcuni esempi da mettere in atto sin da subito per una mobilità consapevole in città, che modifica solo in minima parte le nostre abitudini quotidiane. Ne vale però la pena: ne trarrà beneficio il Pianeta, ma anche noi.