La Città dell'Energia, 20 Novembre 2022
Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

La giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989. L’obiettivo è quello di enunciare i diritti fondamentali da garantire a tutti i bambini e ai più giovani. Un modo per celebrare e ricordare tutti i ragazzini che, in modi e per cause differenti, sono stati privati della loro giovinezza.
La ricorrenza cade il 20 novembre, giorno non solo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) ma anche della Dichiarazione del Bambino (1959). La convenzione diventa così un punto di riferimento davvero importante per la sfera infantile e adolescenziale, in quanto i ragazzi diventano ufficialmente riconosciuti dei corrispettivi diritti giuridici. Ne citiamo alcuni: quello di avere un nome, una nazionalità e un’identità; di ricevere cure adeguate, un’istruzione mirata; il diritto all’educazione e alla salute nonché alla sopravvivenza, per non dimenticare il rispetto della privacy e la libertà di espressione. Dal 1989, ad oggi, se ne sono aggiunti tanti altri e continuano a farlo, per migliorare la qualità e il tenore di vita di molti giovani.
I PILASTRI ALLA BASE DEI DIRITTI DEI GIOVANI
Tutti i diritti poggiano le loro solide basi su quattro pilastri fondamentali:
– La non discriminazione.
– La vita.
– La sopravvivenza e lo sviluppo della persona.
– L’ascolto delle opinioni.
A oggi, i diritti dei giovani sono alla base della società per la loro salvaguardia e tutela, ma talvolta queste considerazioni rimangono tali e la privacy, la libertà di espressione e i diritti dei più piccoli rimangono solo su carta. Oggigiorno, in tanti Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo, sono molti i giovani che subiscono violenze, abusi, discriminazioni…che sono costretti a lavorare in nero, che sono sfruttati o addirittura costretti ai lavori forzati. Giovani, emarginati e abbandonati dalla società a causa della loro tenera età non considerata, costretti a vivere in condizione di grave trascuratezza e di scarsa igiene.
CONDIZIONE INFANTILE
Ad oggi, purtroppo, non tutte le regole e i diritti sono rispettati in egual misura e ciò vale, soprattutto, per i più piccoli. I casi più eclatanti provengono dai Paesi del terzo mondo dove lo sfruttamento minorile dilaga a macchia d’olio con conseguenze disastrose sulla condizione sociale ed economica, e con l’esclusione, di fatto, rispetto a diritti basilari come l’accesso all’istruzione e all’educazione.
L’ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA
Se, da una parte, la società non mette nelle condizioni migliori i giovani di poter emergere e farsi strada, dall’altra, ce ne sono moltissimi che di possibilità ne hanno parecchie. Giovani che hanno avuto la fortuna di nascere in luoghi privilegiati, guidati e presi per mano, ma che sono chiamati a rispondere ad aspettative di vita troppo impegnative e che, pertanto, innescano in loro processi psicologici e personali tali da portarli a farli crescere fin troppo rapidamente, così da sottoporsi a gravi condizioni di stress e ansie.
In conclusione, mettere i giovani in condizione di poter godere dei propri diritti, può aiutarli in maniera notevole nella costruzione del loro futuro con la tutela e la sicurezza di regole che non dovrebbero essere negate a nessuno. Bisogna proteggerli e accompagnarli in questo magico percorso della crescita personale e interiore, con la massima attenzione, in maniera tale da non fargli pesare le responsabilità degli adulti, ricordando a noi e, soprattutto a loro, di nutrire e custodire i propri sogni.