La Città dell'Energia, 10 Agosto 2021
Alla scoperta dei mondi di ghiaccio

Distese di bianco gelido, un’atmosfera che sembra appartenere a un altro pianeta, lontano da noi e dal calore confortante delle nostre case, a un pianeta sconosciuto, irraggiungibile. Due mondi che, invece, stanno agli estremi della Terra e ne delimitano il perimetro: Polo Nord e Polo Sud.
Possono sembrare simili tra loro, ma in realtà hanno caratteristiche e peculiarità che li rendono unici, tra loro e rispetto a tutto il resto degli ecosistemi presenti sul pianeta.
Facciamo un piccolo viaggio ai poli, andando da Nord a Sud, e vediamo alcune curiosità di questi regni di ghiaccio, incredibili da vedere e delicati da preservare.
POLO NORD
Il termine “Polo Nord” ha vari utilizzi, ma principalmente è sinonimo del punto più settentrionale della Terra e dell’Artide, la superficie terrestre che circonda questo punto geograficamente definito.
L’Artide – o Artico – ha una superficie di oltre 16 milioni di km², appartiene a sette paesi diversi (Canada, Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia) e costituisce circa il 3% dell’intera superficie terrestre. La gran parte di questa area, circa il 65%, è costituito dalle acque del Mar Glaciale Artico, mentre il resto è formato dai ghiacci perenni e da ecosistemi come la tundra e la taiga.
Ma ecco altre curiosità sul Polo Nord!
• Il nome Artico deriva da arktikòs, “vicino all’orsa”, ma non si riferisce agli orsi polari: si intende la costellazione dell’Orsa minore, che include la famosa stella polare, detta anche “stella del Nord”;
• la zona più fredda dell’Artide non è quella vicina al polo, bensì il centro della Groenlandia: la temperatura media annua è -30°C;
• la scoperta dell’Artide è iniziata nella metà degli anni ‘30 e, tra il 1937 e il 1988, oltre 80 equipaggi internazionali hanno esplorato e costruito insediamenti scientifici sulla superficie dei ghiacci;
• i primi esploratori a raggiungere il Polo Nord furono due americani, Matthew Henson e Robert Peary, nel 1909;
• le popolazioni autoctone sono principalmente due, gli Inuit e gli Yupik;
• vista la sua posizione estrema e la difficile raggiungibilità, l’Artide è stata scelta per accogliere la Banca Mondiale dei Semi: in questo caveau sotterraneo di massima sicurezza sono conservati i semi di migliaia di specie di piante, così da proteggerli da eventuali cambiamenti climatici e tramandarli alle generazioni future;
• nonostante le condizioni climatiche estreme, in Artide vivono decine di specie animali uniche nel loro genere, che si sono adattate alle basse temperature e alla relativa scarsità di cibo. Andando dagli animali “simbolo”, come l’orso polare, la volpe artica, il lupo artico e i trichechi, fino a quelli meno conosciuti, come la balena della Groenlandia, il narvalo, il bue muschiato e la medusa criniera di leone. E no, non ci sono i pinguini al Polo Nord.
Dopo questo breve excursus all’estremo Nord, attraversiamo il pianeta e arriviamo al suo “opposto”.
POLO SUD
Analogamente al Polo Nord, il termine “Polo Sud” viene solitamente utilizzato come sinonimo di Antartide. Questo continente nell’emisfero australe è il quarto per estensione, preceduto da Asia, America e Africa: i suoi oltre 14 milioni di km² includono le distese di ghiaccio del circolo polare antartico, la banchisa antartica, le relative piattaforme di ghiaccio e l’oceano antartico. Il loro insieme costituisce il 2,7% del totale terrestre.
Insomma, un’enorme area coperta da infinite distese di ghiaccio, il cui spessore medio è di 1000 m, e che è spartita tra sette paesi: Francia, Norvegia, Regno Unito, Argentina, Cile, Australia e Nuova Zelanda.
Qui di seguito, alcuni fun-fact relativi all’Antartide.
• Il termine Antartide deriva da antarktikós, letteralmente “opposto all’Artico”. Abbastanza logico, no? Il primo a utilizzare questo nome fu il cartografo scozzere John George Bartholomew, nel 1890;
• sebbene l’ipotesi di una “terra australe” risalga ai tempi di Tolomeo, nel II secolo d.C. il primo vero e proprio avvistamento del continente avvenne nel 1820, durante una spedizione russa. La scoperta venne però “ignorata”, visto il clima a dir poco inospitale;
• il clima di questa area è suddiviso in quattro fasce principali, diverse per le temperature medie ed estreme, la velocità media e la frequenza del vento, le precipitazioni annuali ecc. In linea generale, in estate – quindi nel periodo da dicembre a marzo – non si superano i -20°C.
• quando pensiamo all’Antartide, vengono in mente distese di neve e ghiaccio, ma in realtà non tutto il continente è coperto da neve: nelle Dry Valleys non piove e non nevica da più di 2 milioni di anni;
• è esistito un iceberg, chiamato B-15, con un’estensione di oltre 11000 km², più grande dello stato della Jamaica. Poco dopo il suo avvistamento, nel 2000, l’iceberg si è spezzato in vari pezzi, andando alle deriva nell’oceano antartico;
• sembra un paradosso, ma in Antartide c’è un vulcano: il monte Erebus è tuttora un vulcano attivo e, al suo centro, raggiunge picchi di 970 °C di temperatura;
• la fauna in questo luogo della terra si concentra soprattutto lungo le coste. C’è relativamente poca biodiversità, ma le specie più famose sono il pinguino imperatore, la foca di Weddell, la foca leopardo, le megattere e le orche. Non esistono rettili, anfibi e mammiferi completamente terrestri.
Artide e Antartide sono senza dubbio due luoghi della Terra dall’estrema bellezza, delicati nel loro equilibrio ghiacciato, e fondamentali per la regolazione del clima dell’intero pianeta Terra: infatti hanno un ruolo cruciale, agendo da “sistema di raffreddamento”. Se la superficie dei ghiacci diminuisce, il pianeta assorbe più calore proveniente dal Sole, le correnti oceaniche cambiano, con lo scioglimento dei ghiacci si innalza il livello dei mari e la proporzione tra acqua dolce e salata della Terra viene compromessa. È importante quindi salvaguardare entrambi i poli, proteggendone le bellezze e la loro funzione di “aria condizionata” del pianeta.
Ma, alla fine dei conti, chi vince il primato di regno più freddo della Terra?
Rullo di tamburi… Il Polo Sud. Nonostante si associ il freddo al punto cardinale Nord, l’Artide è circondato da terre emerse e l’acqua che scorre sotto di queste mitiga il clima. D’altro canto, l’Antartide è circondato dall’oceano e, con lo strato di ghiaccio “sollevato” dall’acqua fino a oltre 27 km, subisce in minor misura l’effetto mitigante del mare.