Fenomeni naturali: come nascono e perché - La Città dell'Energia

La Città dell'Energia, 9 Novembre 2021

Fenomeni naturali: come nascono e perché

AGN ENERGIA
Il nostro pianeta sa dare spettacolo, letteralmente. Andando dai fenomeni naturali più suggestivi e poetici, fino a quelli più potenti e potenzialmente disastrosi, la Terra scaturisce ogni giorno delle vere e proprie catene di eventi geologici e atmosferici che lasciano senza fiato.

Quando ammiriamo la nascita di un tornado, l’imponenza di un’onda anomala o il gioco di luci e tuoni creati da una tempesta elettrica, viene spontaneo chiedersi come sia possibile che si creino dei fenomeni tanto maestosi.

Prima di analizzare alcuni esempi e le loro caratteristiche, è importante fare una distinzione tra:
Fenomeni meteorologici: hanno la loro origine nell’atmosfera, quindi si tratta dei venti, delle precipitazioni di pioggia o neve, uragani, temporali ecc;
– Fenomeni geofisici: nascono a partire dall’interno del pianeta e si sfogano attraverso il suolo, alcuni esempi sono frane, eruzioni, terremoti, crepe nella superficie terrestre ecc;
– Fenomeni idrologici: si verificano all’interno dei grandi corpi d’acqua di mari e oceani, alcuni esempi sono tsunami, onde anomale, inondazioni.

Avendo in mente questa distinzione, possiamo intuire come un fenomeno di un tipo possa in realtà, nel suo sviluppo, provocare fenomeni di diverso tipo. Ad esempio, un fenomeno geofisico come il terremoto nel mezzo di un oceano può causare la nascita di uno tsunami o di un’onda anomala, oppure la nascita di un uragano può provocare una frana del terreno o un’inondazione.
Tutto questo perché ogni attività o manifestazione della natura non è a sé stante rispetto al pianeta: tutto è collegato, tutto influenza e viene influenzato.

Con questo concetto ben chiaro, possiamo ora analizzare alcuni tra i più impressionanti – e talvolta spaventosi – fenomeni naturali, scoprendo come si formano e perché.

TERREMOTI
I terremoti, detti anche sismi o scosse telluriche, sono provocati dal movimento delle placche tettoniche del pianeta che, scontrandosi, creano forti vibrazioni sulla superficie.
Solitamente le placche tettoniche si muovono in modo impercettibile, ma può succedere che le forze interne come attriti, tensioni o pressioni nel terreno, creino una tale deformazione del terreno che, nel suo apice, sprigiona energia elastica. Questa liberazione di energia all’interno della Terra parte da un punto preciso (ipocentro) e si propaga in tutte le direzioni, emanando le cosiddette onde sismiche che fanno tremare la terra. Il punto della superficie nel quale si sente di più questo fenomeno è l’epicentro, cioè il punto della superficie direttamente verticale rispetto all’ipocentro.
Il terremoto è sicuramente il fenomeno naturale più potente sulla Terra, con una forza che può equiparare quella di migliaia di bombe atomiche esplose contemporaneamente, ed è in grado di causare enormi danni all’intero ecosistema mondiale, con una serie di reazioni a catena come inondazioni, cedimenti del terreno, frane, incendi.

TSUNAMI
Parliamo di un altro fenomeno naturale dalla potenza spaventosa, in grado di formarsi nel giro di pochi istanti: lo tsunami è un moto ondoso anomalo che comporta lo spostamento di enormi masse d’acqua che si avvicinano alla costa con grande velocità.
La causa principale degli tsunami è solitamente un terremoto con epicentro sotto il livello del mare, ma può scaturirsi anche da eruzioni di vulcani sommersi, fenomeni di instabilità sulle coste o dalla caduta di meteoriti nel mare. Le vibrazioni viaggiano attraverso la massa d’acqua, creando onde di enormi dimensioni: in mare aperto possono raggiungere centinaia di metri d’altezza e una velocità che supera i 500 km/h, mentre quando si avvicinano alla costa perdono di potenza, arrivando ai 40 metri d’altezza e i 90 km/h di velocità.
Ma è possibile prevedere una forza del genere? La risposta è sì, grazie alle ultime tecnologie che monitorano i movimenti e vibrazioni della crosta terrestre; un segnale tangibile che possiamo notare anche noi ad occhio è l’improvviso ritiro delle acque del mare, il quale preannuncia l’arrivo di un’onda di grandi dimensioni.

TORNANDO
Tutti abbiamo visto almeno una volta le immagini di quei mostri di vento che solcano le pianure degli Stati Uniti, ma ti sei mai chiesto come si crea quella torre grigia?
Noto anche come tromba d’aria, il tornado consiste in un violento vortice d’aria che si forma a partire da una nube (cumulonembo) e che raggiunge il terreno o la superficie marina.
La nascita di questo fenomeno è legata a particolari condizioni atmosferiche: si verifica in aree solitamente caratterizzate da una forte instabilità meteorologica, nella quale forti venti viaggiano attraverso una enorme massa di aria calda e umida, la quale è a sua volta sovrastata da aria fredda e secca che, condensandosi, dà origine a forti temporali (detti supercelle). Solitamente i temporali presentano venti lineari, ma può succedere che all’interno del cumulonembo si creino dei moti circolatori, nati dallo scontro dell’aria calda che sale e l’aria fredda che scende. Questi moti circolatori creano un vortice d’aria che sfoga la sua potenza toccando terra e distruggendo ciò che incontra nel suo passaggio.
La potenza e distruttività di un tornado vengono calcolate in base alla durata del fenomeno (dai 15 minuti fino all’ora), alla velocità e all’intensità dei venti (si parte dalla classificazione “debole”, con venti fino ai 140 km/h, fino alla classificazione “catastrofico”, con venti che superano i 320 km/h).

AURORA BOREALE
Passiamo ad un fenomeno naturale decisamente non potenzialmente distruttivo come quelli appena descritti, ma a dir poco affascinante da ammirare. In parole semplici l’aurora boreale è un fenomeno atmosferico che si manifesta con un effetto ottico di luci colorate nel cielo, che vanno dai toni del verde e del blu fino a quelli del rosa e arancione.
Ma come si forma l’aurora boreale? Ecco una spiegazione in poche parole: l’energia del sole, formata da protoni ed elettroni, raggiunge la Terra, scontrandosi con il campo magnetico del pianeta, che la dissolve. Le particelle più resistenti viaggiano verso i poli attraverso delle potenti correnti elettriche, le quali si scontrano con i gas presenti nell’atmosfera e creano il fenomeno ottico che noi conosciamo.
Una curiosità? La spiegazione scientifica dell’aurora boreale è relativamente recente, prima si pensava che le luci nel cielo fossero il riflesso dei ghiacci e degli iceberg presenti nella zona.

Come detto prima, la Terra sa dare spettacolo di sé attraverso fenomeni naturali che lasciano a bocca aperta, sia positivamente che negativamente. La lista di manifestazioni della forza della natura è infinita, andando dagli eventi più potenti fino a quelli più minuscoli, quasi impercettibili all’occhio umano.
Fenomeni come terremoti, tsunami e tornadi portano con sé una forza distruttiva, in grado di cambiare la fisionomia del paesaggio e l’equilibrio dell’intero ecosistema, ma con il progresso e nuove tecnologie sempre più precise è possibile prevedere questi fenomeni, tentando così di arginare i possibili effetti collaterali del loro passaggio.
Insomma, che sia l’enorme vortice di un tornado o il dolce mutare dell’aurora boreale nei cieli, una cosa è certa: il pianeta è vivo e possiamo vederlo evolversi, quindi ricordiamoci di preservarlo attraverso gesti e abitudini che puntano alla sostenibilità e alla salvaguardia, importanti per noi e le generazioni che verranno.

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