LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DEI DISASTRI NATURALI

LE ORIGINI
La Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1989, a seguito della crescente preoccupazione per gli impatti, sempre più gravi, causati dai disastri naturali diffusi in tutto il mondo. Tale data cade proprio il 13 ottobre per una particolare motivazione: ricordare il grande terremoto del Nicaragua, che ha colpito il Paese nel 1972, provocando migliaia di vittime e ingenti danni materiali. Motivo per cui uno degli obiettivi principali di questa ricorrenza è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di adottare misure speciali per poter prevenire, mitigare e gestire le cause e gli effetti di queste fenomenologie.

In questa data, tutto il mondo è chiamato a ricordare le devastazioni generate da eventi naturali come terremoti, tsunami, uragani, inondazioni e incendi forestali ma, soprattutto, a condividere quelle che possono essere nuove opportunità di crescita e di sviluppo al fine di salvaguardare l’ambiente e ridurre i rischi di calamità.

IL RUOLO DELLE NAZIONI UNITE
Le Nazioni Unite svolgono un ruolo di assoluta importanza nella promozione della riduzione dei disastri naturali. In particolare, l’ente principale che si occupa di coordinare gli sforzi a livello globale per affrontare questa sfida è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio dei Disastri (UNDRR). Un’agenzia che collabora con governi, organizzazioni, settori privati e società civili, per promuovere strategie adatte a contenere i danni originati dai disastri naturali, su scala locale, nazionale e internazionale, grazie all’attuazione di programmi mirati e piani specifici.

Uno degli aspetti chiave è proprio la pianificazione. Gli eventi naturali possono colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, ma una preparazione adeguata può fare la differenza, con risultati significativi. Ecco perché le comunità devono imparare a sviluppare e a seguire piani di emergenza, esercitazioni di evacuazione, investendo anche in infrastrutture resistenti per affrontare al meglio i disastri.

IL PIANETA STA CAMBIANDO
Negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici hanno amplificato l’incidenza e l’intensità dei disastri naturali. Gli eventi meteorologici estremi, come gli uragani e le inondazioni, stanno diventando più frequenti a causa dell’aumento delle temperature globali. La Giornata Internazionale diventa così anche un momento per riflettere sull’importanza delle nostre scelte, nell’ottica di un comportamento più etico e sostenibile, per contrastare al meglio gli effetti del surriscaldamento del Pianeta.

Ridurre gli impatti e prendere delle misure sono compiti importanti che richiedono sforzi coordinati. Scopriamo insieme alcune azioni da intraprendere per contribuire a questa causa:

– Formare e sensibilizzare le persone sui temi della sicurezza e su cosa fare in caso di emergenza.

– Progettare e realizzare costruzioni con materiali e tecniche resistenti ai disastri. Soprattutto in prossimità di aree soggette a terremoti, uragani o inondazioni.

– Istituire sistemi di allerta efficaci e rapidi per fornire informazioni chiare e tempestive ai cittadini.

– Investire nella ricerca scientifica per contribuire a una migliore comprensione dei fenomeni naturali e dei cambiamenti climatici.

– Ridurre le emissioni di gas serra per mitigare al meglio il problema.

– Pianificare in anticipo dei fondi di emergenza per affrontare i costi dei disastri.

– Coinvolgere attivamente le comunità nell’attuazione di misure per fronteggiare i rischi.

– Educare attraverso l’insegnamento, anche nelle scuole, per garantire le conoscenze e le giuste competenze.

Queste azioni richiedono impegno, risorse e collaborazioni a lungo termine, ma possono davvero aiutare a ridurre gli impatti dei disastri naturali e a proteggere le comunità da eventi catastrofici.Inizio modulo Ogni passo che compiamo, in una direzione più etica e sostenibile, ci avvicina a un futuro più sicuro, per noi e le generazioni che verranno.