La Città dell'Energia, 8 Giugno 2022
Giornata mondiale degli oceani: uno stimolo per cambiare!

Le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata mondiale degli oceani in data 8 giugno, per ricordare a tutti l’importanza e la responsabilità che abbiamo nei confronti delle risorse dei fondali marini, utili al sostentamento e allo sviluppo sostenibile della Terra. Una ricorrenza volta a informare e sensibilizzare le persone per la salvaguardia di tutte le fonti del nostro pianeta.
Gli oceani sono considerati i polmoni blu del nostro pianeta e svolgono un ruolo primario per l’esistenza terrestre. Tutti gli ecosistemi marini sono parte di uno schema ancora più grande: sono fonte di energia, hanno il compito di regolare la temperatura della Terra, producono circa il 70% dell’ossigeno che respiriamo e riescono ad assorbire le emissioni di anidride carbonica. Inoltre, grazie alla fauna e alla flora, milioni di persone possono assicurarsi cibo e sostanze medicinali.
L’INQUINAMENTO DEGLI OCEANI
Sono tantissime le strutture e le associazioni nel mondo che offrono supporto e nuove idee di progetto per la riqualificazione delle acque oceaniche e la tutela degli ambienti marini.
Purtroppo, nonostante il grande impegno della comunità internazionale e la notevole mole di lavoro dietro i progetti di salvaguardia, sono ancora tante le complicazioni ambientali che colpiscono la fauna, la flora e la biodiversità marina. In particolar modo, sono proprio le attività umane che, oggi, risultano essere quelle più dannose per l’ambiente: la pesca e la trivellazione, l’erosione di habitat costieri, l’inquinamento atmosferico, la massiccia produzione di plastica, il riscaldamento globale, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali… tutto questo minaccia non solo l’esistenza degli oceani, ma di tutti noi in maniera sempre più profonda. Basti pensare che, secondo un dato dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ogni anno vengono gettate in mare circa 8 tonnellate di rifiuti plastici che costituiscono l’80% di tutti i detriti marini. Il World Economic Forum, organizzazione impegnata a migliorare le condizioni di vita nel mondo, stima che entro il 2050 i rifiuti plastici sovrasteranno l’intera fauna marina.
LE CONSEGUENZE
A poco a poco, stiamo distruggendo l’ecosistema marino e la sua biodiversità: non è un caso che le problematiche ambientali siano in continua crescita. Non salvaguardare le acque oceaniche significa andare incontro al rischio concreto di disastri con un cambio radicale delle condizioni climatiche e la comparsa sempre più frequente di fenomeni come uragani, con intere comunità costrette a emigrare a causa degli innalzamenti dei livelli di acqua. A questi scenari davvero poco confortanti, se ne aggiungono altri come la proliferazione di alghe tossiche e una drastica riduzione di ossigeno sia nell’ecosistema marino che nell’atmosfera terrestre.
LA POSIDONIA OCEANICA: UNA RISORSA PREZIOSA
Si tratta di una pianta marina endemica presente nel Mediterraneo, che svolge una funzione vitale per lo sviluppo degli ecosistemi marini e la difesa dei litorali.
La Posidonia è una risorsa estremamente preziosa in grado di dare origine a praterie sommerse, e di produrre fino a 20 litri di ossigeno al giorno, per ogni metro di distesa marina presente lungo i fondali. Inoltre, agisce anche da barriera capace di smorzare la forza delle correnti e delle onde, prevenendo l’erosione delle coste e contribuendo alla crescita di uno degli ecosistemi più importanti del nostro mare. Basti pensare, infatti, che circa un quarto della flora e della fauna sono ospitate e si nutrono di ciò che la prateria di Posidonia offre. Questi organismi marini producono, anno dopo anno, del materiale organico che si deposita sui nostri litorali, e accumulandosi formano le “banquettes”: delle strutture vegetali capaci di ostacolare l’azione erosiva delle onde e di proteggere le nostre coste. Talvolta, questi veri e propri ecosistemi, spinti dalle correnti marine si depositano anche sulle rive delle nostre spiagge, diventando un’ottima fonte di nutrimento per molte specie di animali e vegetali.
Purtroppo, le praterie di Posidonia sono in regressione o addirittura scomparse per diversi tratti di litorale a causa di molte attività umane come: la pesca a strascico, la cementificazione delle coste, l’inquinamento e il cambiamento climatico. È, quindi, importante sensibilizzare le persone per generare conoscenza e informazione così da poter salvaguardare non solo questa preziosa risorsa, ma l’intero pianeta, e il nostro benessere.
PROTEGGIAMO GLI OCEANI
Ognuno di noi ha un suo ruolo, nessuno deve stare a guardare, ma può fare qualcosa per interagire in modo sostenibile e prendersi cura degli oceani, dei mari e delle risorse marine, facendo in modo che la flora e la fauna marina sopravvivano e si riproducano, garantendo la continuità della specie.
Ad oggi, abbiamo preservato solo il 7% delle nostre acque, un dato preoccupante che mette in allarme tutti e deve sensibilizzare, per invitarci a fare molto di più. Con questa giornata speciale, bisogna ricordare che tutti noi giochiamo un ruolo importante per la sostenibilità: a tal proposito vi elenchiamo una serie di tips da poter seguire per migliorare il nostro attuale status rispetto ai mari:
– Scegliere materiali biodegradabili, naturali o ottenuti da riciclo.
– Partecipare a iniziative di pulizia collettiva.
– Non gettare o abbandonare rifiuti in spiaggia.
– Consumare pesce proveniente dalla pesca sostenibile.
Ma i consigli da seguire possono essere anche tanti altri, basta sintonizzarsi su uno dei canali delle numerose associazioni che, non solo l’8 giugno, ci ricordano quanto è importante occuparci degli oceani e della loro salvaguardia!