
La Città dell'Energia, 8 Giugno 2025
GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI: PLASTICA NO GRAZIE!

La Giornata Mondiale degli Oceani ci ricorda l’importanza di tutelare i grandi polmoni blu del Pianeta. Fortunatamente, nel mondo, sono attive molte tecnologie che hanno l’obiettivo di ridurre l’inquinamento marino: tra queste, ce n’è anche una che vede come protagonista La Città dell’Energia!
Ogni anno, l’8 giugno, si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, un evento globale che ha il merito di sensibilizzare tutte le comunità sparse per il Pianeta sull’importanza della salvaguardia dei mari. Combattere la crisi climatica, del resto, passa per la tutela delle acque marine che, coprendo il 71% della superficie del Pianeta, assorbono circa il 25-30% della CO2 emessa ogni anno dalle attività riconducibili all’uomo. Non è un caso che l’Obiettivo numero 14 dell’Agenda 2030 si proponga di “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Con questo articolo, andiamo ad approfondire alcune delle tecnologie innovative che, negli ultimi anni, hanno contribuito a sostenere questa sfida, alzando l’asticella di ciò che, come genere umano, possiamo realizzare per contrastare l’inquinamento oceanico.
OCEAN CLEANUP E IL PACIFIC TRASH VORTEX
La plastica, si sa, è la principale piaga dell’inquinamento oceanico, tanto da proiettare sul 2050 un indicatore davvero sconcertante: entro quella data, la plastica gettata in mare potrebbe infatti superare la quantità degli stessi pesci. L’organizzazione no profit The Ocean Cleanup, lanciata dall’olandese Boyan Slat, ha promosso un progetto proprio per scongiurare un esito così catastrofico. Si tratta di una barriera galleggiante che interviene dove le correnti oceaniche accumulano l’immondizia. Grazie ad apposite sacche, e all’ausilio di due navi posizionate agli estremi della barriera, il sistema è in grado di raccogliere svariate tonnellate di plastica per volta. Il suo intervento si è concentrato inizialmente sull’Oceano Pacifico, tristemente noto proprio per le sue “plastic island” e il suo “Pacific Trash Vortex”.
IL RUOLO DEI DRONI
Negli ultimi anni, i droni hanno conosciuto un’enorme diffusione in svariati ambiti della vita umana. Anche i programmi di pulizia dei mari ne hanno sfruttato la tecnologia, proponendo applicazioni diverse ma con un obiettivo comune: recuperare la maggior quantità possibile di rifiuti. È il caso di Pixie Drone che naviga sugli specchi acquei di mari, laghi e darsene cittadine a una velocità di 3 km/h per raccogliere la plastica, ma anche altri macro rifiuti galleggianti. Il sistema concepito dal nostro connazionale Emanuele della Volpe, “Litter Hunter”, si serve addirittura di un doppio drone: uno aereo e uno posizionato sulla superficie dell’acqua. Il primo ha il compito di individuare dall’alto le sacche di rifiuti, inviando le coordinate GPS al secondo drone che, viceversa, “opera sul campo”, ripulendo la zona.
TRASH COLLEC’THOR
La palma del miglior nome spetta senza dubbio al sistema “Trash Collec’Thor”, evidentemente ispirato al dio nordico del fulmine che ha dato vita al celebre fumetto, poi diventato anche soggetto della serie cinematografica. Si tratta di un dispositivo in grado di catturare una mole importante di rifiuti galleggianti che variano per entità e dimensioni: dai sacchetti alle microplastiche. A differenza dei colleghi droni, questa soluzione non percorre le acque, mentre viene installata sui pontili galleggianti di porti e marine, vicino ai punti di accumulo, garantendo comunque ottimi risultati grazie alla sua capienza di 100 KG.
IL NOSTRO PROGETTO CON LIFEGATE
Abbiamo citato volentieri il sistema “Trash Collec’Thor” e “Pixie Drone”, poiché promossi da LifeGate, ossia il partner con il quale La Città dell’Energia ha collaborato per promuovere i cestini galleggianti Seabin. Questi dispositivi, attivati all’interno del programma Water Defenders Alliance, sono in grado di raccogliere circa 1,5 kg di detriti al giorno, per un totale di circa 500 Kg di rifiuti all’anno. Oltre alla plastica, Seabin può catturare anche microplastiche fino a 2 mm di diametro mozziconi di sigaretta e altri rifiuti inquinanti, presentandosi come soluzione versatile. Il suo meccanismo è già stato sperimentato con successo in molti porti italiani, tra cui i porti turistici di Tropea e Pisa, restituendo risultati incoraggianti. Ti invitiamo a saperne di più sul nostro sito.
I gravi fenomeni che minacciano interi ecosistemi del nostro Pianeta fortunatamente sono controbilanciati da un uso intelligente della creatività umana che, attraverso tecnologie avanzate, può quantomeno ridurre l’impatto dell’inquinamento. La Giornata Mondiale degli Oceani è utile per fare il punto anche sul livello raggiunto dal progresso posto al servizio della sostenibilità.
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