La Città dell'Energia, 21 Agosto 2024
IMPRENDITORIA SOSTENIBILE PER UN FUTURO PIÙ GREEN

Dal 2010, ogni 21 agosto, l’imprenditoria viene celebrata con una giornata internazionale che ha l’obiettivo di rilanciarne la rilevanza, rispetto agli obiettivi di uno sviluppo sempre più sostenibile ed etico.
UNA DATA DI RIFERIMENTO PER GLI IMPRENDITORI
In Italia, il 21 agosto è un giorno che fa pensare più alle vacanze che al lavoro, eppure è la data che è stata scelta per celebrare l’importanza dell’imprenditoria attraverso un evento di risonanza internazionale. Il World Entrepreneurs Day, nello specifico, risale al 2010, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in un clima di crescente globalizzazione, decise di istituire la giornata per stimolare la cultura imprenditoriale, al fine di renderla più sana, creativa e collaborativa rispetto alle logiche di profitto e agli interessi monopolistici. Da allora, il 21 agosto è rimasto un punto di riferimento per organizzare manifestazioni e promuovere dibattiti che cercano di sensibilizzare il mondo dell’imprenditoria sui temi dello sviluppo sostenibile, attraverso un approccio più etico e trasparente.
IMPRESA SOSTENIBILE E AGENDA ONU
Lavoro dignitoso e crescita economica (obiettivo 8); Imprese, innovazione e infrastrutture (obiettivo 9); Consumo e produzione responsabili (obiettivo 12): sono tre i punti dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile che citano gli assetti imprenditoriali e il mondo del lavoro in maniera esplicita. L’ambizione è quella di suggerire un disciplinamento dei modelli di impresa per un futuro più green, dal punto di vista ambientale, e più equo, dal punto di vista sociale. In particolare, l’obiettivo 9, che menziona apertamente le imprese, si propone di “migliorare entro il 2030 le infrastrutture e riconfigurare in modo sostenibile le industrie, aumentando l’efficienza nell’utilizzo delle risorse e adottando tecnologie e processi industriali più puliti e sani per l’ambiente, facendo sì che tutti gli stati si mettano in azione nel rispetto delle loro rispettive capacità”.
IMPRENDITORIA AL FEMMINILE
All’urgenza ambientale si sommano indubbiamente anche i fattori culturali e sociali. Non sorprende che le indagini più recenti sul tema si focalizzino spesso sulle discrepanze di genere, ancora all’ordine del giorno quando si parla di imprenditoria. Se nella mentalità comune, la realtà imprenditoriale è infatti ancora un fenomeno fortemente connotato dalla presenza maschile, alcuni dati, pur confermando il pregiudizio, appaiono promettenti, indicando una robusta crescita delle attività guidate e realizzate da donne. In base all’osservatorio UnionCamere del 2023 sono infatti circa 1 milione e 325mila le imprese femminili registrate in Italia, ovvero circa il 22% del totale. Un indicatore che, se per molti non è ancora sufficiente, rimane comunque significativo.
STARTUP E FORMAZIONE
Coerentemente ai risvolti dello sviluppo sostenibile, molte startup sono sempre più spesso inerenti a settori strategici, come quello tecnologico e quello energetico. Le realtà più giovani necessitano indubbiamente di un forte livello di formazione, e aggiornamento, per tenere il passo con i numerosi competitor e per insidiare le realtà imprenditoriali più affermate. A loro volta, anche le aziende che vantano una storia più consolidata devono investire nella specializzazione delle proprie risorse, per non perdere terreno rispetto alle proposte più innovative delle startup. Più in generale, la giornata del 21 agosto ricorda l’importanza della formazione presso gli imprenditori, di qualsiasi età e livello. Formazione non significa solo affinamento delle competenze relative al proprio settore, ma anche perfezionamento della capacità gestionale del team e delle risorse, per creare ambienti di lavoro sani, stimolanti per i propri dipendenti e appetibili per le nuove figure da inserire in organico.
Sono insomma diverse le prospettive utili ad affrontare il tema dell’imprenditoria, a condizione che si veda il fenomeno, sempre meno dal punto di vista dei profitti e dei guadagni e, sempre di più, da quello della risposta alle priorità segnalate dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, quello stesso organismo che decise di creare il World Entrepreneurs Day nel 2010 per alimentare un dibattito fertile e costruttivo.