Italia: un’oasi per l’agricoltura biologica - La Città dell'Energia

La Città dell'Energia, 22 Dicembre 2022

Italia: un’oasi per l’agricoltura biologica

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L’Italia è uno dei paesi più sensibili al richiamo dell’agricoltura biologica. Sempre più produttori e aziende soddisfano i requisiti delle certificazioni previste in materia dall’Unione Europea, rispondendo alla richiesta di un pubblico attento alle origini, e alla qualità, dei prodotti acquistati.

Come è noto, l’agricoltura biologica prevede una filiera certificata e regolamentata da normative specifiche dell’Unione Europea. Per ottenere il marchio, comunemente noto come “Euro-Foglia”, gli agricoltori devono rispettare una serie di criteri che chiaramente non possono prescindere dalla particolarità delle tecniche impiegate durante l’iter produttivo.

L’ITALIA, UN PAESE DA SEMPRE ATTENTO ALLA QUALITÀ
L’Italia ha una solida tradizione in fatto di produzione agricola. Un approccio che ha favorito, negli ultimi anni, il diffondersi di una cultura biologica sempre più approfondita che, coerentemente ai dettami dell’agricoltura bio, non fa uso di pesticidi e di derivati OGM, rispettando i cicli naturali e la rotazione delle colture, insieme alle biodiversità del territorio.

QUALCHE NUMERO SUL FENOMENO IN ITALIA
Secondo i dati dell’Osservatorio Sana 2022, raccolti in occasione del Salone Internazionale del biologico e del naturale di Bologna dello scorso settembre, l’Italia si conferma come leader in Europa per superficie agricola interessata da colture biologiche. Già in base alle stime dell’anno passato, sarebbero poco meno di 2,2 milioni gli ettari destinati all’agricoltura biologica, ossia il 17,5% dei terreni adibiti ad agricoltura, con otto punti percentuali sopra la media europea che si assesta intorno al 9%. Anche la risposta delle famiglie italiane continua ad essere molto confortante: nel corso di quest’anno, l’89% degli intervistati dichiara infatti di aver acquistato, almeno una volta, uno o più prodotti biologici.

DOVE VUOLE ARRIVARE L’ITALIA DEL BIO?
Come abbiamo visto, la cifra del 17,5% stimata nel 2021 è davvero ragguardevole, ma il trend biologico italiano vuole raggiungere nuovi traguardi nel breve-medio termine. Sempre secondo l’Osservatorio Sana, la nostra penisola punta a coprire entro il 2030 una superficie del 25% destinata alla produzione agricola bio. Grazie all’incremento del territorio interessato dalle filiere biologiche sono destinate a crescere anche le esportazioni di prodotti italiani che, solo quest’anno, hanno registrato un aumento del 16% rispetto al 2021. La crescita è del resto costante dal 2008, con un incremento complessivo delle esportazioni del 181%, un indice davvero sorprendente.

UN MERCATO INTERNO CHE FUNZIONA
Anche il mercato interno dell’agricoltura bio italiana vive da anni uno sviluppo ragguardevole. Dall’agosto 2021 al luglio 2022 il mercato di riferimento ha registrato vendite dei prodotti alimentari biologici per un valore superiore ai 5 miliardi di euro. Bisogna però precisare come il consumo di questi prodotti, nel periodo sottoposto ad analisi, sia avvenuto soprattutto fuori casa. Ciò nonostante, continuano a essere alti i numeri degli acquisti effettuati nei supermercati e negli ipermercati, con una sempre più rilevante crescita dei discount, a conferma di una notevole diversificazione commerciale del settore.

QUALI SONO LE REGIONI PIÙ ATTIVE NELLA PRODUZIONE BIO?
Nel 2020, le regioni che guidavano la classifica degli ettari riservati all’agricoltura biologica erano Sicilia, Calabria e Puglia, con Toscana ed Emilia-Romagna a seguire. I dati dell’evento Sana 2022 confermano, a grandi linee, queste evidenze, con l’inserimento delle Marche nel novero delle regioni del Belpaese che immettono più prodotti sul mercato bio e che presentano più aziende in questo ambito. Chissà quali regioni si uniranno a quelle notoriamente più operose nel mercato biologico?

Scegliere i prodotti biologici significa mangiare più sano e sostenere filiere con un impatto ridotto sugli equilibri ambientali. Uniamoci a questa scelta, per il nostro benessere a tavola e per il bene del Pianeta. Il mercato italiano ha davvero molto da offrirci in questo senso!

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