La Città dell'Energia, 24 Agosto 2022
La città del futuro: i nuovi orizzonti dell’energia

I cambiamenti climatici provocati dall’impatto umano sul Pianeta e la recente pandemia impongono un ripensamento della progettazione degli spazi urbani. La città del futuro nasce dalla consapevolezza di rimodellare quartieri, stili di vita e le modalità con cui l’energia viene erogata al servizio della comunità.
Si discute sempre più spesso di “città del futuro”, una metropoli avveniristica in cui sostenibilità e innovazione si incontrano per favorire uno stile di vita intelligente ed efficiente dal punto di vista energetico. Ma la città del futuro è, paradossalmente, anche un ritorno alle origini, per garantire la presenza di spazi verdi, sani, puliti e produttivi, come giardini, parchi e serre, perfettamente integrati nel territorio urbano.
LA QUALITÀ DELL’ARIA
La prima ambizione della città del futuro è quella di avere al suo interno un’aria respirabile. Una città in cui le emissioni di CO2 vengono sensibilmente ridotte, a partire da una totale revisione dei sistemi di mobilità. Aspetto fondamentale è il concetto di “sharing”: non solo delle auto ibride o elettriche, ma anche di bici e monopattini, messi sempre più agevolmente a disposizione dei cittadini.
ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
Per assicurare una qualità dell’aria sempre più pura, e aderire alle politiche che contrastano le alterazioni climatiche, la città del futuro baserà la sua vita e il suo sviluppo sull’utilizzo di energie altamente sostenibili. È ad esempio questo l’approccio di Woven City, città che il marchio Toyota sta erigendo alla base del monte Fuji, per alimentarla con celle all’idrogeno. Anche gli edifici, completamente in legno per ridurre il rilascio di anidride carbonica, supporteranno l’approvvigionamento energetico grazie ai pannelli solari posizionati sui loro tetti.
UNA TECNOLOGIA SEMPRE PIÙ ELABORATA
Molti dei progetti della città del futuro passano, inevitabilmente, per un’ingente applicazione delle più moderne tecnologie: accanto ai palazzi avveniristici si collocano idee visionarie che sognano auto con guida autonoma e un sempre più raffinato utilizzo dell’intelligenza artificiale per sviluppare servizi rapidi ed efficienti a beneficio di tutti i cittadini. Anche i droni promettono di essere ospiti fissi del nuovo asseto urbano.
LE CITTÀ NEL DESERTO
Alcuni degli utopici progetti della città del futuro puntano a costruire immense cattedrali nel deserto. La visione più ambiziosa è indubbiamente quella del concept di Neom, smart city che dovrebbe sorgere nel deserto dell’Arabia Saudita, coprendo una superficie 30 volte più grande di quella di New York City e pari, all’incirca, a quella dell’intero Belgio. Molto ambizioso è anche il piano di edificazione di Telosa, dal greco “telos”, ossia “scopo, obiettivo”, che dovrebbe sorgere nel deserto degli Stati Uniti occidentali. Il nome tradisce in effetti la rivoluzionaria visione di Telosa che ai classici servizi futuristici, come i taxi volanti, abbina una consapevolezza filantropica incentrata sulla valorizzazione e il sostegno delle comunità con un innovativo piano di rifornimento idrico in un territorio notoriamente arido.
IL SOGNO DI OCEANIX CITY
Si cambia completamente scenario con il progetto di Oceanix City che, come suggerito dal nome, dovrebbe sorgere sul mare, davanti a Busan, sulla costa meridionale della Corea del Sud. Si tratterebbe in effetti di una città composta da tante isole esagonali ancorate al fondo oceanico e capaci di resistere addirittura ad uragani di forza 5. L’energia solare ed eolica rappresenterebbero le principali fonti di approvvigionamento energetico mentre serre e giardini consentirebbero la coltivazione di frutta e verdura.